Il mio primo compito, come psichiatra, è studiare in ogni singolo caso quale sia la risposta adatta al bisogno e discuterne insieme. La psichiatria, più di altri campi della medicina, deve coniugare le conoscenze scientifiche con la condizione unica ed irripetibile della nostra soggettività.
Quando soffriamo siamo molto spesso disorientati e timorosi, abbiamo bisogno di capire meglio la situazione per curarla in modo appropriato. E' molto importante orientarsi fra le cure farmacologiche e i più disparati tipi di psicoterapia. Dobbiamo saperne di più e capire cosa è meglio per noi.
Si può alleviare e curare. Una visita approfondita, l'aiuto di un farmaco, risolvono il problema, o lo alleviano. Altre volte è opportuno un approfondimento psicologico. Discutere con lo psichiatra sui problemi in corso e trovare una soluzione concordata è uno strumento prezioso per curare il dolore psichico e migliorare la vita.
Nel 1981 ho conseguito il diploma di maturità classica presso l'istituto S. Leone Magno di Roma. 1987 laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" con il voto di 110/110 e lode. Nel 1988 ho lavorato in qualità di Guest Resarcher presso il NIH (National Institut of Health) di Bethesda (Md) USA, coordinato dal dott. Steven M. Paul, nella ricerca sui recettori coinvolti nella percezione dell'appetito, implicati nei disturbi del comportamento alimentare. Dal 1988 al 1993 ho coordinato la struttura intermedia "Gruppo appartamento" ed il Day Hospital della struttura "Centro studi di psichiatria sociale Al Parco" organizzando anche soggiorni estivi, attività teatrali (in collaborazione anche con il laboratorio "Teatro Patologico" di Dario D'Ambrosi) presso l'ex Ospedale S. Maria della Pietà. Nel 1992 specializzazione in Psichiatria presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
Dal 1993, vincitore di concorso, ho lavorato presso il servizio pubblico in qualità di Dirigente di I Livello Psichiatra, prima allo SPDC dell'Ospedale di Frascati, poi al CSM della X circoscrizione. Presso il CSM, oltre all'attività psichiatrica e psicoterapeutica, ho diretto un'unità clinica composta da psichiatra, psicologo, assistenti sociali ed infermieri che riguardava lo studio e la cura dei pazienti non collaborativi. Delle persone, cioè, che pur avendo necessità di cure psichiatriche si rifiutano in maniera sistematica di accettarle. Il nostro gruppo ha lavorato partendo dai familiari collaborativi e svelando le strutture archetipiche che sottendono alle situazioni di non collaborazione. Il nostro lavoro è stato mostrato e discusso in un convegno specifico organizzato dall'Azienda B che si è svolto nel 1999. Nel 2001 ho dato le dimissioni per rivolgermi esclusivamente all'attività privata. Dal 1988 sono membro ordinario, con qualifica di didatta, dell'Associazione Italiana di Psicologia Analitica. Sono impegnato nell'attività di insegnamento e svolgo il ruolo di presidente dell'AIPA.
Ruoli e relazioni
Psicologia analitica, i disturbi, psicoterapia online
La visita psichiatrica è un incontro di circa 50 minuti in cui si collabora per individuare chiarire le principali difficoltà. Nel corso del colloquio, sarà mio compito proporre delle soluzioni che potranno essere una terapia farmacologica, una psicoterapia o una combinazione di entrambe. Qualsiasi tipo di strategia terapeutica andrà chiarito e condiviso.
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La terapia analitica è una forma di psicoterapia basata su incontri regolari di cadenza, in genere, settimanale o bisettimanale. Nel corso di questo lavoro sarà importante stabilire un clima collaborativo per affrontare insieme i problemi e valorizzare le capacità creative e trasformative di ogni soggetto. La terapia analitica si basa sugli insegnamenti di C. G. Jung e sui successivi contributi di altre scuole terapeutiche e sulle acquisizioni delle neuroscienze.
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Non sempre è possibile trovare un buon terapeuta ad una distanza ragionevole. Chi vive all'estero, o in un luogo d'Italia eccessivamente lontano, può usufruire della terapia online. E' sufficiente un computer, due cuffie e, volendo, una videocamera.
La psicologia analitica è al centro della mia formazione umana, culturale e scientifica. Per chiunque fosse incuriosito dalla psicologia junghiana o volesse approfondire la conoscenza di qualche suo aspetto, sarò lieto di essere in qualche modo di aiuto o di confronto.
L'ansia è la percezione sgradevole di qualcosa di negativo che incombe su di noi. Una paura riguardo ad eventi futuri che potrebbero condizionare in modo negativo la nostra esistenza o quella dei nostri cari. Si accompagna a manifestazioni fisiche sgradevoli.
Alcune delle pubblicazioni scientifiche e letterarie del Dott. Filippo Strumia
Nel 1988 ho lavorato in qualità di Guest Resarcher presso il NIH (National Institut of Health) di Bethesda (Md) USA, coordinato dal dott. Steven M. Paul, nella ricerca sui recettori coinvolti nella percezione dell'appetito, implicati nei disturbi del comportamento alimentare.
NEL1988Dal 1989 al 1993 ho coordinato la struttura intermedia "Gruppo appartamento" ed il Day Hospital della struttura "Centro studi di psichiatria sociale Al Parco" organizzando anche soggiorni estivi, attività teatrali (in collaborazione anche con il laboratorio "Teatro Patologico" di Dario D'Ambrosi) presso l'ex Ospedale S. Maria della Pietà. Nel 1992 specializzazione in Psichiatria presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
DAL1989 - 1993Dal 1993, vincitore di concorso, ho lavorato presso il servizio pubblico in qualità di Dirigente di I Livello Psichiatra, prima allo SPDC dell'Ospedale di Frascati, poi al CSM della X circoscrizione. Presso il CSM, oltre all'attività psichiatrica e psicoterapeutica, ho diretto un'unità clinica composta da psichiatra, psicologo, assistenti sociali ed infermieri che riguardava lo studio e la cura dei pazienti non collaborativi. Delle persone, cioè, che pur avendo necessità di cure psichiatriche si rifiutano in maniera sistematica di accettarle. Il nostro gruppo ha lavorato partendo dai familiari collaborativi e svelando le strutture archetipiche che sottendono alle situazioni di non collaborazione. Il nostro lavoro è stato mostrato e discusso in un convegno specifico organizzato dall'Azienda B che si è svolto nel 1999.
DAL1993 - 2001Nel 2001 ho dato le dimissioni per rivolgermi esclusivamente all'attività privata.
NEL2001Membro ordinario con funzione didattica. Membro dell' International Association of Analytical Psychology (IAAP), presidente dell'Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA).
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